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Categoria: Corsi

Pratica del canto fermo

Il corso vuole individuare e praticare un modello esecutivo più coerente con le condotte che hanno caratterizzato l’agire musicale in ambito sacro e liturgico nel periodo che va dal concilio di Trento al pontificato di Leone XIII

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Solfeggio storico

Dopo una definizione dei punti essenziali della teoria musicale secondo le fonti didattiche del XVII e XVIII secolo, ci si applicherà alla pratica della solmisazione utilizzando esercitazioni e solfeggi desunti dalle fonti storiche: elementi di base di teoria antica della musica, pratica della solmisazione, lettura cantata e parlata di cantilene di canto fermo e figurato, teoria degli intervalli e pratica del monocordo, pratica del bicinia didattico

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Modalità

Individuazione dei confini concettuali entro i quali si è storicamente determinato il sistema sonoro di riferimento che nella didattica moderna ha preso il nome di ‘sistema modale’. Il corso si concentrerà sulla teoria dei modi nelle fonti didattiche seicentesche relative al canto fermo e al canto figurato. Analisi di brani di repertorio come studio delle tecniche di ‘evocazione’ del modo, sia in riferimento ai termini sonori di rifermiento, sia all’ethos connesso.

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Teoria del basso continuo

Studio sistematico della elaborazione estemporanea alla tastiera del ‘partimento’ utilizzando modelli e procedure pedagogiche desunte dalle fonti storiche, soprattutto in ambito italiano. Da una definizione storicamente informata del concetto di ‘accordo’ come conseguenza di procedure di natura contrappuntistica alla armonizzazione di movimenti tipici del basso come ‘loci topici dela prassi tastieristica. Al tradizionale approccio teorico legato alla scrittura decondo le regole dell’armonia tonale funzionale, si preferisce un approccio legato alla ‘prassi’, ovvero all’acquisizione di modelli acustici storicamente determinati e documentati legati soprattutto al linguaggio modale. Al termine del corso lo studente sarà in grado di elaborare estemporaneamente un basso dato.

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Pratica organistica

Attraverso il ricorso alle fonti si declina un quadro generale degli elementi che hanno qualificato la prassi organistica nei secoli XVI-XVIII con particolare rilevo alle tecniche di elaborazione estemporanea direttamente connesse con la prassi liturgica storica in ambito sia cattolico (basso seguente e prassi alternatim) che protestante (pratica del corale). Il repertorio classico (caratterizzato dalle forme tipiche come il ricercare, la canzone, la fantasia, l’intonazione, ecc.) verrà considerato come impronta di questo approccio ovvero come dizionario di soluzioni e stilemi che hanno caratterizzato storicamente la prassi organistica.

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